Intelligenza Artificiale: Chi Perderà il Lavoro? Opportunità e Sfide per Professionisti e Creatori di Contenuti
C’è chi sostiene che l’intelligenza artificiale è un pericolo per chi lavora nel settore del web marketing e per i creatori di contenuti, c’è anche chi è spaventato dall’impatto che potrebbe avere sulla propria professione. Poi ci sono i paladini della giustizia, quelli che non utilizzerebbero mai questi strumenti del demonio, quelli che considerano brutti e cattivi coloro che ne stanno “abusando” per produrre contenuti in quantità (e di certo di qualità superiore a quanto prodotto fino a ieri da freelance improvvisati e sottopagati). Infine ci sono quelli che vedono in queste tecnologie una grande opportunità e non riescono a trovare limiti all’utilizzo delle stesse e ai loro possibili sviluppi futuri, tenendo comunque presenti anche gli aspetti negativi che tutto ciò inevitabilmente porterà.
È innegabile che l’intelligenza artificiale stia guadagnando sempre più terreno in svariati settori e applicazioni; è doveroso inoltre accettare il dato di fatto che le tecnologie basate sull’IA sono arrivate per rimanere e nessuno di noi oggi, fra quelli a cui potenzialmente potrebbe arrivare questo mio articolo, ha il potere di decidere quale impatto possano e/o debbano avere nelle nostre vite, né tantomeno di regolamentarne l’utilizzo. Nel prossimo futuro (giorni? settimane? mesi?), è molto probabile che l’IA diventi uno strumento fondamentale per i professionisti del web marketing e della creazione di contenuti. Chi saprà sfruttare al meglio le potenzialità offerte dall’IA potrebbe ottenere un vantaggio competitivo significativo rispetto ai concorrenti.
Credo di stare dicendo un’ovvietà ma sono convito che l’intelligenza artificiale non è intrinsecamente negativa o positiva. Come per qualsiasi strumento o tecnologia, il suo impatto dipende dal modo in cui viene utilizzata. L’IA offre infinite opportunità di migliorare la produttività, l’efficienza e la qualità del lavoro svolto nel web marketing e in innumerevoli altri settori. Perché qualcuno dovrebbe privarsi di questo vantaggio? Soprattutto perché privarsene quando è già oggi alla portata di tutti?
In un contesto in cui l’IA diventa sempre più diffusa tra i professionisti del settore, la chiave del successo non risiederà solamente nell’adozione di questa tecnologia, ma anche nella capacità di utilizzarla in modo efficace, strategico e soprattutto fuori dagli schemi. Tra due professionisti che utilizzano l’IA, quello che ne sfrutterà meglio le potenzialità avrà maggiori probabilità di ottenere vantaggi competitivi ed economici a breve e lungo termine.
Per gestire l’impatto dell’IA nel settore del web marketing e della creazione dei contenuti, è fondamentale che i professionisti si adattino e si aggiornino continuamente. Saper integrare l’IA con competenze umane, come la creatività, l’empatia e l’intuizione, sarà cruciale per garantire un approccio equilibrato e di successo.
La formazione e l’aggiornamento professionale giocheranno un ruolo chiave nel preparare i lavoratori a questa nuova realtà, ma non è sempre stato così?
Mi fanno tristezza quelli che vedono in ogni novità un pericolo per lo status quo, me ne fanno ancora di più quando questi sono gli stessi che hanno cavalcato la percedente “rivoluzione” tecnologica che per la mia generazione è stata quella dell’avvento di Internet. Sono quelli che, per paura o perché rischiano di perdere una posizione dominante, o comunque di vantaggio, spargono veleno nei confronti di queste nuove tecnologie, cercando di denigrarle in favore del precedente leader di mercato, con il quale spesso si scoprono avere dei conflitti di interessi. Ancora peggio sono quelli che seguono costoro ripetendo a pappagallo quanto sentito da questi guru dei poveri (no, non quelli che ostentano ricchezze facendo video nei loro appartamenti in cima a grattacieli costruiti in città nel deserto): “avete ragione, non utilizzeremo l’IA, l’IA è utilizzata dai cattivi, è utilizzata dai cugini”.
Intanto però i cugini cattivi che stanno sfuttando queste tecnologie ne stanno traendo dei vantaggi.
Che poi, parliamoci chiaro, se io ho 10 parole in tutto nel mio vocabolario, perché nella mia vita non ho letto niente e il contenuto più lungo che ho consumato online è di 15 secondi, come posso pensare di generare contenuti migliori, utilizzando o meno l’IA, di chi di libri ne legge 50 all’anno? (E non parlo di manualistica, smettete di leggere soltanto manuali, quello che apre veramente il cervello è la letteratura, soprattutto i classici e in modo particolare quelle opere più o meno impregnate di esoterismo).
Tornando a noi. Questi chatbot infatti funzionano tanto meglio quanto più precisi e complessi saranno i nostri prompt (i comandi, le richieste che gli facciamo in chat), quindi se conosco 1000 parole invece di 10, e tanti argomenti diversi quanti sono i libri che ho letto, avrò inevitabilmente più possibilità di ideare e generare un contenuto, prescindendo o meno dall’utilizzo di qualsivoglia tecnologia.
In conclusione, l’intelligenza artificiale rappresenta sia sfide che opportunità per i professionisti del web marketing e della creazione dei contenuti. Affrontare queste sfide richiederà adattabilità, apprendimento continuo e un approccio etico all’utilizzo dell’IA. Allo stesso tempo, coloro che sapranno sfruttare al meglio le potenzialità offerte da questa tecnologia avranno maggiori possibilità di ottenere un vantaggio competitivo nel mercato sempre più dinamico e in evoluzione.
L’intelligenza artificiale non dovrebbe essere vista come una minaccia, ma piuttosto come un alleato che può migliorare e potenziare le capacità umane. Coloro che sapranno adattarsi e sfruttare le potenzialità dell’IA saranno in grado di prosperare e mantenere un vantaggio competitivo in un mercato in continua evoluzione. Invece di temere l’intelligenza artificiale, i professionisti di qualsiasi settore dovrebbero abbracciarla come un alleato e un’opportunità per migliorare il proprio lavoro, aumentare l’efficienza e offrire soluzioni innovative e personalizzate ai propri clienti. Adottando un approccio etico, responsabile e strategico all’utilizzo dell’IA, il settore del web marketing e della creazione dei contenuti può trarre vantaggio da questa rivoluzione tecnologica e assicurarsi un futuro di successo.
P.s. Ho scritto questo articolo con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, sono sicuro che se non l’avessi utilizzata il contenuto qui condiviso sarebbe stato peggiore; sono anche certo che nessun altro oltre me avrebbe potuto elaborare un contenuto simile (e non parlo della qualità ma dell’unicità). Se poi c’è qualcuno che copia-incolla i contenuti generati da queste tecnologie che faccia pure, vorrà dire che si svilupperà un nuovo mestiere, quello del “copiaincollatore”, che sostituirà i creatori di contenuti di bassa qualità. Ma va bene così, se proprio dovessi scegliere preferirei fare il “copiaincollatore” piuttosto che il “lamentatore”, che passa la sua vita a discutere su ciò che fanno gli altri, nel bene o nel male, invece che fare qualcosa di buono per se stesso e/o per gli altri.
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